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Una delle novità di maggior richiamo previste dalla Camerata Musicale Barese per la 71ª Stagione Concertistica sarà “Sindrome Da Musical” con unpoliedrico artista, Manuel Frattini, beniamino del pubblico barese.
Lo spettacolo, scritto da Lena Biolcati con la consulenza artistica di Stefano D’ Orazio, è incentrato dalla parabola artistica di Frattini, luminosa stella del Musical, che ripercorre la propria carriera attraverso i grandi successi italiani e stranieri che lo hanno visto protagonista, con interpretazioni tutte intense da rimanere parte di lui per poi scatenarsi improvvisamente in irrefrenabili attacchi di Musical.
Al suo fianco, un corpo di ballo frizzante e dinamico, composto da Angelo Di Figlia, Christian Ruiz, Andrea Verzicco, Lucia Blanco, Eleonora Lombardo e Nadia Scherani.
La scenografia essenziale viene animata rispettandostili e colori, complice una varietà di costumi tipici del teatro musicale.
In “Sindrome da musical” Manuel si trova affetto da ossessioni e sdoppiamenti (del resto tutti gli artisti portano sotto la pelle qualcosa dei personaggi che interpretano), dovuti al grande numero di musical di cui è stato protagonista. Viene colto da raptus in cui passa dal parlare e ballare con una pianta (La piccola bottega degli orrori), alla timidezza che gli impedisce di corteggiare le ragazze (“Fai la corte” da Sette Spose per sette fratelli), alla voglia di non crescere per restare sempre bambino (alcuni brani estratti da Peter Pan). Si parte da qui per poi arrivare alla rivisitazione delle favole di Pinocchio e Aladin, suo ultimo grande successo. Tutto è occasione per mettere in scena, come un flash back, deliziose coreografie che richiamano ciascuno dei 10 grandi spettacoli di Frattini.
Lo stesso Frattini è stato delizioso co-interprete (con Raffaele Paganini) negli indimenticabili musical “Un americano a Parigi” e “Cantando sotto la pioggia” entrambi rappresentati a Bari dalla “Camerata”. -
Gli straordinari spettacoli del “Momix Dance Theatre” continuano ad esercitare un grande fascino sui Soci della Camerata e sul pubblico giovane e meno.
Sul palcoscenico del Teatro Petruzzelli tornerà la compagnia americana, dal 20 al 23 febbraio 2013 con una novità in prima nazionale “Alkemy”, opera sulla quale Moses Pendleton sta tutt’ora lavorando.
E’ un altro spettacolo di successo ideato dal grande coreografo che contribuisce, da lungo tempo, alla storia della danza; uno spettacolo chemetterà in luce le eccezionali qualità dei suoi insuperabili aerobici danzatori impegnati in un ampio spazio in un universo di fantasie e suggestioni basati su giochi plastici e coreografie mozzafiato.
E’ uno spettacolo multimediale, che tratta dell’arte dell’alchimia e dell’alchimia dell’arte e che si traduce in un lavoro pieno di fantasia, di ironia, di bellezza e di mistero.
Moses Pendleton, come in “Bothanica” ci trasportava in un viaggio surreale attraverso le stagioni dell’anno, in “Alchemy” ci svelerà i segreti dei quattro elementi primordiali – terra, aria , fuoco, acqua – per creare uno spettacolo che sprigiona arcane suggestioni che attira in una dimensione assolutamente surreale.
E’ l’incantesimo dei MOMIX, al culmine della magia.
Gli alchimisti non lavoravano da soli, evocavano gli spiriti, perché li aiutassero nei loro segreti riti.
Riusciranno a trovare la formula dell’elisir? Creeranno l’oro? Sicuramente, per chi crede nell’arte dell’illusione e nell’illusione dell’arte.
La nuova produzione di Pendleton avrà un’anteprima a New York sul finire dell’autunno; saranno invece in prima nazionale, al Petruzzelli, nel prossimo mese di febbraio, proprio come lo straordinario Pendleton ebbe a promettere direttamente al pubblico in occasione degli ultimi spettacoli sempre al Politeama.
Ovviamente le prenotazioni per tutte le recite sono in crescendo; risulta quasi esaurita la pianta della prima del 20 febbraio.
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Musica e Parole: l’abbinamento è diventato un classico anche nel mondo della Concertistica. Ne ha tenuto conto al Camerata includendo tra i 22 appuntamenti della 71ª Stagione lo spettacolo “Lettere in Musica” ovvero “quando la musica è il riflesso della vita”con il noto personaggio teatrale cinematografico e televisivo Milena Vukotic, come voce recitante e con Mario Ancillotti (flauto) ed Alessandro Marangoni(pianoforte).
Musiche di Mozart, Debussy e Reinecke.
La chiave dello spettacolo scaturisce dal valore della musica come riflesso della vita e come sintesi armoniosa di tutte quelle emozioni, situazioni, stimoli culturali che hanno movimentato l’esistenza degli autori, tanto più che dietro la scrittura di un’opera musicale si celano motivazioni personali ed intellettuali. E’ perciò interessante indagare su come e perché esse sono nate; è altrettanto rivelarlo al pubblico, che spesso tende a credere che l’”ispirazione” nasca da una sorta di afflato divino. Ecco allora il Mozart fanciullo della Sonata KV 14, le Sei epigrafi antiche di Debussy e infine la Sonata “Undine” di Reinecke raccontate in un modo nuovo, a partire da prima della loro nascita.
La musica è esaltata dalla voce di Milena Vukotic, attrice che non ha bisogno di presentazioni, con una carriera cinematografica (oltre 100 titoli all’attivo) e teatrale molto intensa, di grande successo e notevole spessore (è stata diretta da registi come Giorgio Strehler, Franco Zeffirelli, Mario Monicelli, Federico Fellini). Interpreti sopraffini di questo repertorio sono Mario Ancillotti e Alessandro Marangoni, con i quali Milena Vukotic ha raggiunto una intesa perfetta, che sublima il tessuto musicale.
Continuano intanto le prenotazioni per gli abbonamenti alla Stagione, per gli spettacoli dei Momix (20/23 febbraio 2013) e per tutti gli spettacoli del 2012. -
Gli straordinari spettacoli del “Momix Dance Theatre” continuano ad esercitare un grande fascino sui Soci e sul pubblico di mezza Italia.
Ne sono testimoni le tante prenotazioni che pervengono per le 4 serate al Petruzzelli, anche da fuori regione: Campania, Calabria, Marche, Abruzzo, Toscana e perfino Veneto.
In programma dal 20 al 23 febbraioi “Momix Dance Theatre” presenteranno l’ultima creazione dell’inesauribile coreografo Moses Pendleton: “Alchemy”.
E’ uno spettacolo multimediale, che tratta dell’arte dell’alchimia e dell’alchimia dell’arte e che si traduce in un lavoro pieno di fantasia, di ironia, di bellezza e di mistero.
Miscelando le sostanze base dei loro alambicchi e nelle fornaci, gli antichi alchimisti cercavano l’elisir di lunga vita o la formula dell’oro.
Proprio così Pendleton, come in “Bothanica” ci trasportava in un viaggio surreale attraverso le stagioni dell’anno, in “Alchemy” ci svela i segreti dei quattro elementi primordiali – terra, aria , fuoco, acqua – per creare uno spettacolo che sprigiona arcane suggestioni e ci attira in una dimensione surreale.
E’ l’incantesimo MOMIX, al culmine della magia, con Moses Pendleton “Mago dei Maghi”.
Gli alchimisti non lavoravano da soli, evocavano gli spiriti, perché gli aiutassero nei loro riti segreti.
Allo stesso modo si dispiega il processo ricreativo di “Alchemy”, con gli “apprendisti – stregoni” MOMIX nel ruolo di supporti.
Riusciranno a trovare la formula dell’elisir? Creeranno l’oro? Sicuramente, per chi crede nell’arte dell’illusione e nell’illusione dell’arte.
Lo spettacolo sarà presentato in anteprima mondiale in novembre a Vicenza; tappe successive saranno Trieste e Ravenna. Quello di Bari sarà in esclusiva per il centro-sud.
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Un evento straordinario della 71ª Stagione
Dopo il fortunato “Raccontare Chopin”, rappresentato nella 69ª stagione all’interno dei principali teatri e festival di tutta Italia, Petruzzelli compreso per la “Camerata”, l’affiatata coppia composta dal noto giornalista e scrittore Corrado Augias e dal pianista Giuseppe Modugno, prosegue la sua indagine storica, letteraria ed artistica sui grandi protagonisti della storia della musica europea.
Saranno infatti al “Petruzzelli” il 27 novembre per la 71ª Stagione della “Camerata” per raccontare, questa volta, Mozart.
Sarà un omaggio allo straordinario genio musicale salisburghese che nella sua pur breve vita – nacque il 27 gennaio 1756 e morì nel 1791 a soli 35 anni – compose un vastissimo repertorio di musica classica che, spaziando tra i diversi generi, ha lasciato traccia indelebile fino ai giorni nostri. Il suo incredibile talento lo portò a cimentarsi con la musica sinfonica come con quella da camera, con il repertorio sacro e con quello d’opera e lo fece emergere ancora giovanissimo. Già a quattro anni si dice fosse in grado di eseguire brevi ma fantastici pezzi al piano, i primi concerti fuori dall’Austria – solo o con la sorella Maria – li tenne prima ancora di compierne sei e non ancora adolescente era già considerato e conosciuto come uno dei maggiori musicisti del tempo.
Le scene, la regia e l’ideazione video dello spettacolo di Augias sono di Felice Cappa e l’elaborazione video di Andrea Bocca.
Lo spettacolo rientra anche nella categoria abbonamenti degli Eventi.