Giovedì 19 ottobre alle ore 21.00 all’Auditorium “Nino Rota”di Bariun affresco musicale dei ritmi, dei colori, delle melodie dello Stato che ha dato i natali ad uno dei più grandi tenori del mondo: l’Argentina.
Protagonista assoluto di questo vero e proprio evento in prima nazionale è José Cura, artista istrionico e vero mattatore di un concerto che lo vede impegnato, per la prima volta a Bari, come cantante e direttore.
Suoi sono tutti gli arrangiamenti per orchestra sinfonica delle canzoni che hanno reso l’Argentina uno degli Stati musicalmente più amati del mondo. Al suo fianco una compagine orchestrale pugliese di pregio come l’Orchestra della Magna Grecia per raccontare al pubblico barese oltre mezzo secolo di storia della canzone con una voce inconfondibile che ha calcato i palcoscenici più importanti del mondo, dal Teatro alla Scala alla London Symphony Orchestra, dall’Orchestra Filarmonica di Vienna alla Sinfonica di Praga.
Cura ha scelto un programma che, basandosi su un repertorio interamente argentino, si configura come un viaggio tra il folklore e i paesaggi della sua terra, una panoramica sui grandi compositori argentini contemporanei, in cui si inserisce lo stesso Cura, proponendo una sua composizione su poesie di Pablo Neruda.
La passione per il suo paese d’origine ha già reso all’eclettico artista il favore della critica e del pubblico, quando, nel 1998, realizzò il CD dal titolo Anhelo: Argentinian songs che contiene la gran parte dei brani in programma in questo concerto che, dopo le tante tappe europee, giunge in Italia per la prima volta, con un doppio appuntamento a Bari e Foggia.
La critica di settore ha visto in questo lavoro ‘un José Cura che mette in mostra il suo cuore nell’interpretazione della musica del suo paese, oltre alle sue doti artistiche che confermano la sua ascesa tra i divi della lirica internazionale’.
Il programma, oltre a due brani di Walsh e Herrera in apertura, si concentra sul ciclo di liriche scritte dallo stesso Cura su testi di Neruda e sulla produzione di canzoni di quello che si definisce Lo Schubert argentino, Carlos Guastavino. Se muoio, sopravvivimi! Queste le parole che spinsero il grande tenore argentino a comporre le liriche che ascolteremo nel programma, quando, impegnato a Palermo nel 1995 nell’opera Francesca da Rimini, trovò in camerino un libro di Pablo Neruda e aprendolo a caso iniziò a leggere versi come Quando io muoio, voglio le tue mani sui miei occhi, Amore mio, se muoio e tu non muori. Da queste letture l’ispirazione di Cura: doveva scrivere canzoni su testi del grande Neruda. Accanto a queste canzoni, quelle di un compositore simbolo dell’Argentina, Guastavino. Pagine intellettualmente raffinate, dolci o aspre, tristi o umoristiche, talvolta malinconiche, ma sempre toccanti.
Senza dubbio uno dei più grandi tenori del panorama musicale mondiale, José Cura, dopo aver studiato composizione e direzione d’orchestra, grazie alla sua voce caratterizzata da un timbro di tenore con sfumature di baritono scuro, si impone da subito sulla scena calcando nel corso della sua carriera i palchi più importanti di tutto il mondo. Come direttore d’orchestra collabora con prestigiose orchestre come la London Philharmonia, la London Symphony Orchestra, l’Orchestra Filarmonica di Vienna, e molte altre. Dal 2015 al 2018, è artista residente dell’Orchestra Sinfonica di Praga; nel 2019 diventa il primo principale artista ospite – cantante, compositore e direttore d’orchestra – nella storia della Radio Ungherese. Nel 2015 viene insignito dal Senato argentino del Premio Domingo Faustino Sarmiento per i suoi successi nel campo dell’istruzione e della cultura. Dal 2017 è Professore Honoris Causa dell’Università Nazionale di Rosario, dove effettuò i suoi studi di compositore negli anni ’80.
Inizio concerto ore 21.
La Camerata per festeggiare gli 82 anni di attività ha inteso mettere in vendita un numero limitato di posti al prezzo promozionale di € 10.
Informazioni e prenotazioni presso gli uffici della Camerata in Via Sparano 141 (tel. 080/5211908) e on line sul sito della Camerata www.cameratamusicalebarese.it e su www.webtic.it