Si profila una grande serata per il recital che il pianista Stefano Bollani, stella del firmamento jazz internazionale terrà al Petruzzelli sabato 9 aprile.
I posti disponibili si sono ridotti al minimo: si avverte il grande interesse degli appassionati di jazz, baresi e pugliesi, per questo incontro con Bollani, giudicato il pianista jazz per eccellenza.
Agli uffici della Camerata sono arrivate prenotazioni da Napoli, Milano e perfino da Parigi e non si tratta di baresi.
In effetti l’artista milanese, che ha 39 anni, è una personalità unica capace di una fulminea quanto impressionante produzione di idee che traduce in realtà.
All’eta di sei anni, Stefano Bollani comincia a studiare pianoforte.
Esordisce professionalmente a 15 anni. Dopo il diploma di conservatorio conseguito a Firenze nel 1993 si afferma nel jazz, collaborando con grandissimi musicisti (Richard Galliano, Gato Barbieri, Pat Metheny, Bobby McFerrin, Chick Corea, Michel Portal, Franco D’Andrea, Martial Solal, Phil Woods, Lee Konitz, Han Bennick, Miroslav Vitous, Antonello Salis, Aldo Romano, John Abercrombie, Uri Caine, Kenny Wheeler, Greg Osby…..) sui palchi più prestigiosi del mondo (da Umbria Jazz al Festival di Montreal, dalla Town Hall di New York alla Fenice di Venezia, fino alla Scala di Milano).
Fra le tappe della sua carriera, fondamentale è la collaborazione iniziata nel 1996 – e da allora mai interrotta- con il suo mentore Enrico Rava, al fianco del quale tiene centinaia di concerti e incide ben 14 dischi.
Il referendum dei giornalisti della rivista specializzata Musica Jazz lo proclama miglior nuovo talento del 1998.
Nel 2003 a Napoli riceve il premio Carosone (artista al quale ha dedicato un piccolo libro saggio, “L’America di Renato Carosone”); l’anno successivo la rivista giapponese “Swing Journal” gli conferisce il premio New Star Award riservato ai talenti emergenti stranieri, per la prima volta assegnato a un musicista non americano. Per la Label giapponese “Venus records” pubblica 5 dischi.
In ambito classico, si esibisce come solista con orchestre sinfoniche come la Gevandhhaus di Lipsia, con l’Orchestra Santa Cecilia di Roma, la Filarmonica del Regio di Torino, la Verdi di Milano, con direttori come James Colon, Jan Lathan-Koenig (con cui ha inciso il Concert Champetre di Poulenc) e soprattutto con Riccardo Chailly, con il quale a Lipsia ha inciso Rapsodia in Blu e Concerto in Fa di Gershwin per la Decca Italia.
Dal gennaio 2009 firma tutte le sigle del palinsesto di Radio Rai Tre.
Va fiero della copertina che gli ha dedicato il settimanale “Topolino” rivista di cui è stato ufficialmente nominato Ambasciatore e che nel numero di settembre 2009 lo ha visto partecipare a un’avventura di Paperino con il nome di Paperefano Bolletta.
A febbraio 2010 è uscito il suo primo libro di spartiti, che inaugura la collana Carisch, distribuito in tutto il mondo.
Il 15 luglio 2010 ha ricevuto la Laurea Honoris Causa della Berklee College of Music, con solenne cerimonia a Umbria Jazz, Perugia.
E’ il penultimo appuntamento della 69ª Stagione, che si concluderà il 29 aprile, sempre al Petruzzelli con il celebre pianista Aldo Ciccolini.